L'Albero della Vita di Franz Kafka 1.parte

 

Vorrei partire da una considerazione generale sulla particolarità del suo tema natale, che non ho mai riscontrato almeno sino ad oggi, data dal fatto che sui pianeti e di conseguenza sulle sephirot corrispondenti sull'albero della vita, siano presenti ben 6 nomi di Dio riportati in ebraico sul disegno. Quindi 6 potenze angeliche composte a loro volta di 3 angeli ciascuna, in tutto 18 angeli. Numero lunare per eccellenza per vari motivi, non da ultimo che anche nei tarocchi classici l'arcano XVIII sia proprio la LUNA in perfetta sintonia con la matrice cancerina del sole di nascita di Kafka. A questi si aggiunge proprio sul sole-keter il potentissimo nome completo di MikaEl (Arcangelo Michele). Franz Amschel Kafka, impossibile non considerare anche il suo nome ebraico, nasce il 3 luglio del 1883 a Praga. Non mi è dato sapere se sia stato un Angelo, di certo è stato uno straordinario messaggero di significati che vanno ben oltre le più dotte interpretazioni accademiche dei suoi testi . Credo che questa possa essere una spiegazione, tra le mille altre già fatte e che si faranno, dello straordinario impatto che ha avuto e continua ad avere su un numero vastissimo di persone in qualunque lingua i testi vengano letti. Questa sua capacità di comunicazione fuori dagli schemi, anche del tempo, può essere colta già attraverso una lettura classica di una 11. casa molto affollata. Kafka scriveva in un linguaggio collocato in un futuro intimamente collegato con il suo passato ebraico, con le sue radici. In un tedesco estremamente scarno, tipicamente praghese,  ma affilato e preciso come una scure, descrive situazioni ma soprattutto condizioni della anima di portata universale, utilizzando con ineguagliabile maestria una lingua che crudelmente sarà poi la stessa di chi strapperà molte radici ebraiche senza alcuna pietà. I casi analoghi in letteratura e altri campi per altro sono moltissimi. La sua capacità e il suo amore per la scrittura, inseparabilmente connesse, vengono confermate dalla vicinanza strettissima di Mercurio e Venere. In un'interpretazione cabalistica ciò porta ad avere le stesse parole sulle corrispondenti sephirot chokma (la facoltà intuitiva per sintetizzare al massino) in alto a dx sull'albero della vita,  e su binah, l'intelligenza, al lato opposto, che presiede tra l'altro alla facoltà di scrivere, di dare quindi forma alle parole che nuotano in chokma come in una vasca. Provate ad immaginarle ! Torniamo a Franz e alla sua vita-scrittura. Sebbene l'astrologia cabalistica non la consideri, per molti e complessi motivi, degna di nota mi pare la presenza di Lilith in 3. casa (per la precisione a 23° e 9 della Bilancia) tradizionalmente la casa dei fratelli. Ciò potrebbe essere interpretata anche come la morte precocissima di due fratelli (Georg, nato l'11 settembre del 1885 Heinrich, nato il 27 settembre di due anni dopo). Mi chiedo se la scelta di chiamare il personaggio della Metamorfosi Gregor  (anagramma  di Georg ) avesse per Kafka un senso più profondo. Tornando alla 3. casa, più noto è che avesse tre sorelle che certo gli sopravvissero ma per fare una fine tragica vittime dell'olocausto. La prima delle tre sorelle Elli (Gabriele) nasce il 22 settembre come già analizzato in altri contesti le date intorno alla fine di settembre che coincidono con la festività di Yom Kippur (giorno dell'espiazione !) hanno un ruolo decisivo e a questo punto direi già scritto in cielo nella vita-scrittura di Kafka. E' noto che scrisse il Verdetto nella notte tra il 22 e il 23 settembre del 1912 tutto di un fiato (la festività cadeva esattamente due giorni prima)  I numeri danzano davvero davanti agli occhi. 

 

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